Il cuore della vita: il cuore
della faccenda
Il linguaggio del
corpo comprende due parti. Una ha a che fare con i segni e le espressioni che
trasmettono informazioni su di una persona; la seconda con le espressioni
verbali il cui significato si riferisce a funzioni corporee. In questo capitolo
tratterebbe entrambe le parti di quello che viene chiamato linguaggio del
corpo, cominciando dalla seconda. L'espressione "stare in piedi da
soli", per esempio,è linguaggio
del corpo. Significa essere indipendenti e deriva dall'esperienza comune.
Quando eravamo piccoli e dipendenti, c'era qualcuno che ci teneva e ci portava
in braccio. Crescendo impariamo a stare in piedi da
soli e a essere indipendenti. Nel linguaggio di tutti i giorni ci sono molte
espressioni di questo tipo. Una persona con la "testa dura" è cocciuta, uno con le "mani bucate" è prodigo e di molto, chi ha la
"bocca cucita" è uno
che dice poco. Parliamo di "prenderci sulle spalle le nostre
responsabilità", "restare fermi sulle nostre posizioni" e
"andare a testa alta": sono tutte espressioni che indicano degli
atteggiamenti psicologici. Sandor Rado ha ipotizzato che il linguaggio abbia
avuto origine dalle sensazioni propriocettive - che
equivale a dire che la base di ogni linguaggio è
il linguaggio del corpo. Ritengo
che sia un'affermazione fondata, perchè la comunicazione è in primo luogo un far partecipi
gli altri delle proprie esperienze, che a loco volta sono una reazione corporea a situazioni ed eventi. Ma, in un mondo in cui ci sono altre griglie di riferimento rilevanti, il linguaggio deve incorporare anche termini provenienti da questi sistemi. L'espressione "essere su di giri", per esempio, deriva dall'esperienza relativa alle macchine e ha un senso solo per chi ha familiarità con questo ambiente. Un secondo esempio è I'espressione "partire in quarta", che si riferisce alla guida dell'automobile. Espressioni di questo genere potrebbero essere chiamate linguaggio delle macchine.
gli altri delle proprie esperienze, che a loco volta sono una reazione corporea a situazioni ed eventi. Ma, in un mondo in cui ci sono altre griglie di riferimento rilevanti, il linguaggio deve incorporare anche termini provenienti da questi sistemi. L'espressione "essere su di giri", per esempio, deriva dall'esperienza relativa alle macchine e ha un senso solo per chi ha familiarità con questo ambiente. Un secondo esempio è I'espressione "partire in quarta", che si riferisce alla guida dell'automobile. Espressioni di questo genere potrebbero essere chiamate linguaggio delle macchine.
Quante di queste
espressioni sono entrate a far parte del nostro modo di parlare e, dunque, di
pensare? Non lo sappiamo. Possiamo immaginare che il progresso tecnologico
introdurrà nel nostro vocabolario molti nuovi termini ben lontani dal
linguaggio del corpo.
In un certo senso
tutte le macchine sono estensioni del corpo umano e funzionano secondo principi
che operano all'interno del corpo. Lo si vede facilmente nel forcone, che è un'estensione
della mano e delle dita, nella
pala che estende la mano a coppa e nella mazza che estende il pugno. Ma anche
le macchine più complicate hanno questo tipo di rapporto con il corpo; il
telescopio è un'estensione degli occhi, il
computer del cervello. Spesso però perdiamo di vista questo fatto e tendiamo a
pensare che sia il corpo a operare con i principi della macchina, piuttosto che
l'inverso. Ci identifichiamo con la macchina che,
all'interno della sua funzione limitata,è
uno strumento più potente del corpo.
Finiamo per vedere il corpo come una macchina e perdiamo il contatto con i suoi
aspetti vitali, legati alle
sensazioni.
La bioenergetica non
vede il corpo come una macchina, nemmeno come la macchina più complessa e più
bella che sia mai stata creata. E’vero che certi aspetti del funzionamento
corporeo possono
essere paragonati a
una macchina; il cuore, per esempio, pub essere visto come una pompa. Isolato
dal corpo è una pompa. O, in altri termini: se il cuore non fosse coinvolto nel
complesso della vita
del corpo, sarebbe
solo una pompa. Ma lo è, ed è
questo che ne fa un cuore, e non una pompa. La differenza fra una
macchina e il cuore è che la macchina ha una funzione limitata.
Una pompa pompa
e basta. Anche un
cuore pompa, e in questa operazione limitata funziona come una macchina; ma fa
anche parte integrante del corpo e in questo aspetto del suo funzionamento fa
qualcosa di più
che pompare sangue.
Partecipa e contribuisce alla vita del corpo.
I1 linguaggio del
corpo riconosce questa differenza e per questo è così importante.
La ricchezza di
espressioni in cui compare la parola cuore dimostra quanto siano importanti i
suoi aspetti non meccanici. Nell'espressione "arrivare a un cuore della
questione", il cuore è l'essenza.
e
anche il centro, il nucleo, come
nell'espressione "mi è arrivato
al cuore", che dunque ammettiamo sia l'aspetto più profondo, più centrale
di una persona. L'espressione "con tutto il cuore" indica
un impegno totale,
perchè coinvolge la parte più profonda dell'individuo.
Tutti sanno che
I'amore viene associato con il cuore. L'innamorato abbandonato e deluso ha il
"cuore spezzato"; c'è chi fa strage di cuori, chi da il proprio cuore
all'amato. Del resto si sa che "cuore" fa
rima con "amore". Questi sono usi simbolici. Ma il cuore non è solo
associato ai sentimenti; secondo il nostro linguaggio è un
organo che sente. Quando diciamo: "ho provato una stretta a1 cuore",
comunichiamo una sensazione propriocettiva che anche un altro può sentire in se
e denota pena o ansia estrema. I1 cuore può anche allargarsi per la gioia e questa è una
constatazione letterale, non solo figurata. Se è cosi, allora l'espressione "mi hai spezzato il
cuore" indica un trauma reale, fisico? Penso di si, ma credo anche che
spesso i cuori spezzati si aggiustino da soli. Il termine "spezzare"
non significa necessariamente "spezzare in due o più pezzi". Potrebbe
indicare una rottura della connessione fra il cuore e la periferia del corpo.
Il sentimento di amore non fluisce più liberamente dal cuore al mondo.
La bioenergetica si
occupa del modo in cui una persona tratta il sentimento di amore. Ha il cuore
chiuso o aperto? Aperto a1 mondo o chiuso, distante da esso? L'atteggiamento
pub essere determinato in base
all'espressione del corpo: ma per farlo occorre comprendere il linguaggio del
corpo.
I1 cuore è racchiuso in una gabbia di ossa, la gabbia toracica;
questa cassa pub essere rigida o morbida, immobile o capace di reazione. Se ne
può accertare la qualità palpandola, osservando se i muscoli sono saldi e
se la parete toracica cede o meno a una lieve pressione. La mobiliti del torace
pub essere notata nella respirazione: sono moltissime le persone la cui gabbia
toracica non si muove quando
respirano. In queste persone i movimenti della respirazione sono
prevalentemente diaframmatici, con un leggero impegno addominale. I1 petto è gonfio e viene
mantenuto nella posizione dell'inspirazione. In
alcuni lo sterno forma una protuberanza, quasi servisse a tener lontani gli
altri dal cuore. Protendere il petto in fuori è una forma di sfida. Se lo fate
deliberatamente vi accorgerete che equivale a dire:
"Non ti lascerebbe avvicinare a me".
Il primo canale di comunicazione per arrivare al cuore è quello della bocca e della gola. E' il primo
canale che usa il neonato quando con le labbra cerca il seno della madre. Ma un
bambino non cerca solo con le
labbra e con la bocca, cerca anche col cuore. I1 bacio conserva la
consapevolezza che questo movimento è un’espressione
di amore. Ma il bacio può essere un gesto di amore o una espressione di amore;
la differenza sta nel fatto che ci sia o meno dentro il cuore, e questo dipende
dal fatto che sia aperto o chiuso il canale di comunicazione fra bocca e cuore.
Una gola stretta e un collo contratto
possono effettivamente bloccare il passaggio di qualsiasi sentimento. In questi
casi il cuore è
relativamente isolato, chiuso alla
comunicazione.
Il secondo canale di
comunicazione del cuore è quello
delle mani e delle braccia che si protendono per toccare. In questo caso
l'immagine di amore è il
tocco dolce, tenero e carezzevole della mano materna. Anche in
questo caso se l'azione deve essere un'espressione di amore il sentimento
deve venire dal cuore e fluire nelle mani. Le mani che amano davvero sono
fortemente cariche di energia.
Il tocco di queste mani ha la capaciti di dare conforto.
Il flusso di sentimento o di energia diretto alle mani pub essere bloccato da
tensioni alle spalle o da spasticità dei muscoli delle mani. Le tensioni alle
spalle si sviluppano quando il soggetto ha paura di protendersi in cerca di
qualcosa o di "buttarsi". Le tensioni ai piccoli muscoli della mano
derivano dalla repressione dell'impulso di afferrare o di prendere, di
graffiare o di strangolare.
Sono convinto che a
queste tensioni siano dovute le artriti reumatoidi alle mani. In alcuni casi ho
visto che l'esecuzione dell'esercizio descritto nel primo capitolo, in cui le
mani vengono premute l'una contro I'altra in uno
stato di ipertensione, poteva aiutare a superare un attacco di artrite
reumatoide alle mani.
Un altro canale di
comunicazione fra il cuore e il mondo passa, scendendo verso il basso, per la
vita e la pelvi, per arrivare agli organi genitali. Il sesso è un atto di amore ma, ancora una volta, il suo essere un
semplice gesto o espressione di un sentimento sincero dipende dal fatto che ci
sia dentro il cuore. Quando l'amore che si prova per il partner è forte,
l'esperienza sessuale ha un'intensità e raggiunge un livello
di eccitamento che fa dell'orgasmo un momento di estasi. In precedenza avevo
già osservato che un orgasmo pieno e soddisfacente è possibile solo
se c'è coinvolgimento totale. Allora si
sente davvero il cuore balzare (di gioia) a1 momento del climax. Ma anche
questo canale pub essere interrotto o chiuso in vario grado da tensioni della
parte inferiore del corpo.
Il sesso senza sentimento è come
un pasto mangiato senza appetito. Certo, la maggior parte delle persone
provano qualcosa; ma bisogna vedere quanto
e come è
aperto il canale di comunicazione. Uno
dei disturbi più comuni dell'essere umano è la
dissociazione della parte superiore dalla parte inferiore del corpo. A volte, a
giudicare dall'aspetto, non sembra neanche che le due metà appartengano alla stessa persona.
In alcuni individui la parte superiore è ben sviluppata, mentre
la pelvi e le gambe sono piccoli e di aspetto immaturo, come se
appartenessero a un bambino. In altri la pelvi è piena e
rotonda, mentre la parte superiore è
piccola, stretta, infantile.
In tutti questi casi i sentimenti di una parte non sono integrati
con i sentimenti dell'altra.
A volte la parte superiore del corpo ha una qualità
stretta, rigida ed aggressiva, mentre la parte inferiore appare morbida,
passiva e masochistica. In tutti i casi in cui esiste un certo grado di
dissociazione i naturali movimenti respiratori non fluiscono
liberamente attraverso il corpo. La respirazione è toracica, con scarso impegno addominale, o
diaframmatica, con movimenti limitati del petto. Se si chiede a1 soggetto di
piegare la schiena come nell'arco
t'ai chi descritto sopra, la linea del corpo non forma un vero
arco. La pelvi viene tenuta in fuori o ritratta all'indietro, causando una
rottura della linea e dell'uniti del corpo.
La mancanza di unità
indica che capo, cuore e genitali non sono integrati.
Le tensioni muscolari
croniche che bloccano il libero fluire dell'eccitazione e dei sentimenti si
trovano spesso nel diaframma, nei muscoli intorno alla pelvi e nella parte
superiore delle gambe. Scaricando queste tensioni con
l'aiuto di un approccio sia fisico che psicologico i soggetti cominciano a
sentirsi "connessi". Il termine che usano loro stessi. Testa, cuore e
genitali -
o pensiero, sentimento e sesso - non sono più parti o funzioni separate. Il sesso diventa
sempre più espressione di amore: di pari passo cresce anche il piacere.
Invariabilmente cessa un eventuale precedente comportamento di promiscuità. Nelle
donne il more ha una connessione diretta e immediata con i seni, che rispondono
a livello erotico o ghiandolare agli impulsi che fluiscono dal cuore.
Nell'eccitazione sessuale i capezzoli si riempiono di sangue e
diventano eretti; nell'allattamento la ghiandola secerne latte. Perciò,
normalmente, l'allattamento è una delle
espressioni può chiare di amore materno. Per lo stesso motivo è difficile immaginare
che il latte di una madre non sia adatto al bambino. Il bambino è stato concepito e si è sviluppato nello stesso
ambiente che produce il latte. Tuttavia alcuni pazienti hanno detto di aver
trovato acido il latte materno. Pur prendendo seriamente affermazioni del
genere, non credo che il difetto stesse nel latte.
E’ più probabile che la madre fosse amareggiata e piena
di risentimento perchè il bambino era per lei un peso: il bambino lo sentiva e
reagiva. L'allattamento, come il sesso, è più di
una reazione fisiologica.
E’ una risposta emotiva e dunque anch'essa soggetta
all'umore e all'atteggiamento della madre. E’ possibile sia costruire
sia ridurre il flusso di sentimenti che, dal cuore, giungono al seno.
Mi sono dilungato sul
cuore perchè è un elemento essenziale di ogni terapia. La gente
viene in terapia lamentandosi di varie cose: depressione, ansia, senso di
inadeguatezza, senso di fallimento, ecc.
Ma dietro a ciascuno
di questi problemi c'è la mancanza di gioia e di soddisfazione nel vivere.
Oggi è di moda parlare di auto-realizzazione e di potenziale
umano: ma sono termini privi di senso a meno che ci si chieda:
potenziale di fare cosa? Chi vuole vivere in modo più pieno e più ricco, può
farlo solo se apre il proprio cuore alla vita e all'amore. Senza amore - per se stessi, per il prossimo, per la natura e per
l'universo, I'individuo è freddo, staccato e inumano.
Dal nostro cuore
fluisce il calore che ci unisce al mondo in cui viviamo. Questo calore è l'amore.
L'obiettivo di ogni terapia è di aiutare una persona ad accrescere la propria
capaciti di dare
e ricevere amore - di espandere il suo cuore, e non
solo la sua mente.
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