9 ago 2013

IL DOPPIO LEGAME



Il doppio legame indica una situazione in cui la comunicazione tra due individui uniti da una relazione emotivamente rilevante, presenta una incongruenza tra il livello del discorso esplicito (verbale, quel che vien detto) e un altro livello, detto metacomunicativo (non verbale, gesti, atteggiamenti, tono di voce), e la situazione sia tale per cui il ricevente del messaggio non abbia la possibilità di decidere quale dei due livelli ritenere valido, visto che si contraddicono, e nemmeno di far notare l'incongruenza a livello esplicito.

Una definizione rigorosa del doppio legame fu ipotizzata dopo anni di studi condotti su diverse famiglie, ed è la seguente:
si definisce doppio legame un processo in cui l’individuo, all’interno di una relazione emotivamente carica, riceve due messaggi contraddittori dal suo interlocutore e, non riuscendo a capire quale dei due messaggi sia valido, si trova in una situazione ingestibile e non può abbandonarla.
Gli autori notarono che un individuo risultava avere degli atteggiamenti e dei comportamenti disturbati come diretta conseguenza all’esposizione a questo tipo di comunicazione.
 Come esempio Bateson riporta l'episodio della madre che dopo un lungo periodo rivede il figlio, ricoverato per disturbi mentali. Il figlio, in un gesto d'affetto, tenta di abbracciare la madre, la quale si irrigidisce; il figlio a questo punto si ritrae, al che la madre gli dice: "Non devi aver paura ad esprimere i tuoi sentimenti".
A livello di comunicazione implicita (il gesto di irrigidimento) la madre esprime rifiuto per il gesto d'affetto del figlio, invece a livello di comunicazione esplicita (la frase detta in seguito), la madre nega di essere la responsabile dell'allontanamento, alludendo al fatto che il figlio si sia ritratto non perché intimorito dall'irrigidimento della madre, ma perché bloccato dai suoi stessi sentimenti; il figlio, colpevolizzato, si trova impossibilitato a rispondere.
Questa teoria, con particolare riferimento alla sua volontà di dare una risposta sull’origine della schizofrenia, non è mai stata confermata e nemmeno smentita. Nonostante questo, le sue implicazioni sono molto importanti perché descrivono situazioni in cui molto spesso le persone si trovano nei contesti familiari, lavorativi e di amicizia. Un adulto normalmente può abbandonare una situazione del genere ma in certi casi anche lui è vincolato al contesto (ospedale, prigione, esercito, alcuni tipi di scuole).

Alcuni esempi:

La frase “Sii spontaneo!” è di per sé un paradosso, perché l’interlocutore sta dicendo di agire in modo spontaneo, ma facendolo, si obbedirebbe automaticamente all’ordine precedentemente imposto. Infatti comportandosi in maniera spontanea come risposta a quello che viene detto , non si è spontanei; d’altra parte se si è spontanei è perché l’interlocutore ce lo ha ordinato.
Si ha una situazione in cui la moglie vorrebbe che il marito portasse a casa uno stipendio maggiore, ma allo stesso tempo si lamenta che il marito stia al lavoro fino a tardi. Se lavorare fino a tardi è necessario per guadagnare di più, il marito sente di non poter uscire vincitore da una discussione in merito visto che in ogni caso scontenterebbe la moglie. Il marito quindi riceve due messaggi contraddittori dalla moglie,infatti lavorando di più seguirebbe il desiderio della moglie di avere più liquidità ma andrebbe contro il suo desiderio di vederlo di più, non lavorando di più farebbe l’esatto contrario.
Un altro esempio è quando i genitori dicono al figlio di diventare indipendente e poi si arrabbiano come dei pazzi appena il figlio fa qualcosa che a loro non aggrada e dicono “non puoi fare quello!”, togliendoli così la temporanea autorità.

Il doppio legame non è un concetto astratto, ma è spesso la molla della frustrazione e dell’incapacità di passare all’azione. Infatti puoi dire “dove c’è inazione, c’è un doppio legame”.


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